Uva sultanina o uva passa?

Benefici, curiosità e utilizzi dell’uva essiccata

uva secca uva sultanina

Spesso ne parliamo indistintamente, ma uva sultanina e uva passa non sono sinonimi. Infatti, la prima è la varietà da cui si ricava l’uva passa o uvetta, tramite un processo di disidratazione. Molto utilizzata sia per ricette salate che dolci, l’uva sultanina essiccata vanta innumerevoli proprietà benefiche. Vediamo come si ottiene e in che modo può essere impiegata.

Perché si chiama uva “sultanina”?

L’etimo “sultanina” potrebbe derivare dalla leggenda che ha per protagonista il sultano di Persia. Si narra che, per sfuggire all’assalto di una tigre, il sovrano dovette abbandonare i suoi vigneti al sole per diverso tempo. Una volta tornato, rimase sorpreso nel trovare i grappoli avvizziti particolarmente gustosi e dolci.

Oggi, per ottenere l’uva passa, si sottopone l’uva sultanina a un processo di disidratazione e a un trattamento con glucosio. A seguito della disidratazione, la frutta risulta più a lungo conservabile e presenta una maggiore concentrazione di zuccheri che tendono a cristallizzarsi all’interno degli acini. Per questo motivo, prima dell’utilizzo, l’uvetta viene spesso immersa in acqua per fare sciogliere i cristalli.

Benefici dell’uva essiccata

L’uvetta è un alimento prezioso per la salute del nostro organismo. È ricca di vitamine del gruppo B, fondamentali per favorire il buon funzionamento del metabolismo. Inoltre, contiene rame e manganese, utili per contrastare lo stress ossidativo, e il resveratrolo, un ossidante dalle proprietà antinfiammatorie. È, inoltre, fonte di fibre che mantengono in salute l’intestino. Infine, l’uva passa è ottima per la bellezza di pelle e capelli. Infatti, aiuta a purificare la pelle dalle tossine, rendendola luminosa e nutrita, mentre le vitamine del gruppo B favoriscono la lucentezza dei capelli. Se consumata regolarmente, contribuisce a contrastare la calvizie.

L’uvetta rappresenta dunque uno spuntino salutare, ma come con qualsiasi alimento è bene non eccedere. Soprattutto in virtù del fatto che è particolarmente ipercalorica. Concedetevene, al massimo, un cucchiaio al giorno.

L’uva passa in cucina

L’uvetta viene utilizzata in tante golose ricette, il panettone ne è l’esempio lampante. Vediamo alcune preparazioni meno note, ma degne di essere citate:

· Colazione: il porridge è la zuppa tipicamente anglosassone, realizzata con fiocchi d’avena cotti in acqua, latte e miele, cui aggiungere ingredienti di diversa natura. Frutta secca o fresca, scaglie di cioccolato, cocco rapè e naturalmente l’uva passa si abbinano perfettamente al porridge.
· Contorno: utilizzate uvetta e pinoli per insaporire il ripieno dei pomodori gratinati. Potete optare anche per un contorno rustico a base di cipolle borettane in agrodolce con uvetta. In ogni caso la frutta essiccata creerà un gradevole contrasto di sapori.
· Secondi piatti: il pesce spada con pomodorini e uvetta è una ricetta raffinata, in grado di risvegliare il palato degli ospiti più esigenti. E cosa dire dello spezzatino con uvetta? La carne tenera e l’uva passa creano un fantastico connubio di sapori. Per esaltare la bontà del piatto, servite la carne accompagnata dal Gulasch ottenuto con il Preparato per Gulasch Bauer, un prelibato condimento a base di verdure e spezie accuratamente selezionate. Privo di lattosio e glutine, è la scelta adatta a tutti che dà alle ricette un tocco da vero chef.

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