È la “sindrome di Proust”… Gli odori, come quelli del cibo, risvegliano i nostri ricordi più lontani!
Il profumo di una madeleine inzuppata nel té rievocava nello scrittore Marcel Proust piacevoli ricordi d’infanzia… Ed è proprio così che funziona per tutti! Ognuno di noi conserva in memoria delle fragranze legate a determinati momenti di vita; momenti che riaffiorano anche dopo molti anni se torniamo a contatto con quel particolare odore ad essi collegato. In questo post vogliamo riferirci solo ai momenti belli come il primo amore, piacevoli serate in famiglia, una vacanza…
L’attivazione del ricordo è involontaria e il ricordo stesso è ricco di dettagli!
Sentire l’odore attiva automaticamente il ricordo trattandosi di un collegamento diretto ed involontario, inoltre i dettagli del ricordo saranno molto più definiti e particolareggiati dei ricordi volontari. Nessuno sforzo, massimo richiamo emotivo! L’olfatto è il senso che ha il legame più intimo con la nostra memoria a lungo termine ed è quello che si aggancia più di tutti alle emozioni! La zona del cervello interessata è il sistema limbico, che ha proprio la specifica funzione di fissare i sentimenti.
L’odore del cibo è fra i più evocativi!
Fermo restando che la nostra vita ha un percorso assolutamente unico ed originale, con ricordi e corrispondenti odori diversi per ognuno, ci sono però dei profumi universali come quello del mare, della pioggia, o appunto del cibo, comuni a tutti. Giornalmente la nostra vita è scandita da pranzi e cene, grande varietà di alimenti, e ognuno di noi ha i propri piatti preferiti… Quando sentiamo il profumo di alcune pietanze ci appaiono immagini vivide di momenti vissuti e riproviamo alcune emozioni, anche risalenti all’infanzia!
In giornate in cui siamo giù di morale, un consiglio è quello di preparare un piatto che sappiamo essere evocativo per noi, e che riporta a galla un ricordo felice… Sicuramente faremo un sorriso! Gli odori infatti hanno una notevole influenza anche sull’umore (basti pensare all’aromaterapia), generando in noi una sensazione di benessere dovuta alla stimolazione della nostra emotività!
Ricordate, ad esempio, quando nelle fredde sere invernali la nostra mamma ci preparava un brodo caldo e poi si guardava insieme un film in videocassetta? Al tempo non ci facevamo caso, ma oggi il profumo del brodo e il ricordo che gli associamo potrebbero corrispondere a una vera e propria pillola del buon umore.