In occasione del primo appuntamento con la BioDomenica 2013, è stato effettuato un sondaggio per scoprire cosa guida i cittadini nelle loro decisioni d’acquisto BIO… Ecco i risultati!
Nonostante la pioggia e il primo freddo autunnale, domenica 6 ottobre circa 50 mila cittadini hanno raggiunto le tante piazze italiane coinvolte nella BioDomenica 2013, la manifestazione organizzata da Aiab, Coldiretti e Legambiente, per incontrare i produttori agricoli e gustare i prodotti enogastronomici tradizionali. Tutto naturale e Bio, ovviamente, come sembra piacere tanto agli italiani dato il successo del primo appuntamento dell’iniziativa (il secondo il 13 ottobre).
Ma cosa spinge gli italiani ad acquistare Bio?
A tal proposito le tre associazioni organizzatrici hanno sottoposto un sondaggio ai consumatori, veicolato attraverso il sito di BioDomenica e i siti di social network. Ecco cosa è emerso:
- innanzitutto alcuni dati quantitativi: il 68% delle famiglie consuma almeno un prodotto bio al giorno; questi sono acquistati prevalentemente in negozi specializzati (23,50%), poi in gruppi di acquisto solidale (21,31%), infine in comuni supermercati (17,76%);
- le ragioni dell’acquisto sono etiche (12% dei casi), legate a questioni di salute (4%), o per evitare i pesticidi (3%). Nel complesso però incidono tutte queste ragioni assieme (76,04% dei casi);
- sull’acquisto di un determinato prodotto incide innanzitutto la sua provenienza locale (36,28%), poi la presenza di eventuali promozioni (11,32%), infine la marca del prodotto (8,53%). Un approfondimento sul primo punto: il 63% dei consumatori dichiara di acquistare un prodotto biologico importato, solo in mancanza dell’equivalente italiano.
- oltre il 65% del campione pensa che la certificazione del prodotto bio non sia una vera garanzia, mentre solo il 31,7% pensa di sì.
Insomma, il prodotto biologico agli italiani piace, soprattutto se locale e acquistato in un negozio di settore. Sembra quindi avvertirsi un po’ di diffidenza per quanto riguarda la sua provenienza, ma anche per quanto riguarda le certificazioni.
In un altro articolo del nostro blog – http://blog.bauer.it/2013/06/come-fidarsi-dei-veri-prodotti-biologici/ – avevamo proprio parlato delle frodi nel biologico, che a quanto pare non sono passate inosservate ai consumatori. Nello stesso articolo, abbiamo anche sottolineato che, quando i bollini e le certificazioni obbligatorie non bastano a convincere il cittadino, le aziende hanno la possibilità di sottoporsi volontariamente a ulteriori severi controlli al fine di ottenere certificazioni aggiuntive…
È il caso di Bauer, che per la sua LINEA BIO ha fortemente voluto le certificazioni ISO, IFS (International Food Standard) e BRC GSFS (Global Standard for Food Safety), raggiungendo per altro i massimi punteggi ottenibili…e il massimo della trasparenza nei confronti del consumatore!