Giornata mondiale contro lo spreco alimentare

Buone abitudini per limitare gli sprechi

giornata contro spreco alimentare

Ogni anno si spreca il 36% del cibo prodotto a livello globale per il consumo umano. Nei Paesi più industrializzati, come l’Italia, si tratta per il 78% di alimenti gettati dal consumatore e per il residuo 22% di scarti derivati dal processo di produzione e dal trasporto. Urge dunque adottare comportamenti virtuosi per contrastare lo sperpero di cibo, strettamente connesso alle perdite economiche e ai danni ambientali.

La lotta allo spreco alimentare

Il 5 febbraio si celebra la Giornata mondiale di prevenzione dello spreco alimentare, un appuntamento fisso proiettato verso il traguardo degli Obiettivi di sostenibilità definiti dall’Agenda delle Nazioni Unite. Istituita dal Ministero dell’Ambiente e celebrata per la prima volta il 5 febbraio 2014, è un’occasione per sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della sostenibilità e per ricordare loro le buone abitudini volte a limitare gli sprechi. Quest’anno la 10^ edizione, “2030 > moving on”, sarà focalizzata sulla prevenzione dello spreco alimentare su diversi piani, da quello domestico che incide per oltre il 50% sulla filiera dello spreco nazionale e internazionale, alle perdite in campo, alla dispersione alimentare negli step che precedono l’acquisto, la gestione e il consumo del cibo nelle case.

Su questa traiettoria, esploriamo insieme alcune azioni utili e concrete da introdurre nel quotidiano.

La spesa intelligente

Può sembrare scontato, ma una spesa fatta con consapevolezza è il primo passo nella lotta allo spreco. Prima di tutto verificate quali sono gli alimenti di cui realmente necessitate e pianificate i pasti della settimana. Dopo di che predisponete una lista da portare con voi al supermercato appuntandone anche le quantità. Una volta giunti, non lasciatevi sedurre dalle “offerte speciali”, ma prediligete esclusivamente ciò che vi serve. Un altro segreto è quello di recarsi a fare la spesa a stomaco pieno. Così facendo, sarà più facile non riempire il carrello con snack e merendine in eccesso. Infine, anche se avete ospiti a cena, non fatevi prendere la mano: spesso si tende a servire piatti fin troppo ricchi e gran parte del cibo viene buttato.

“Consumare entro..”

Controllate le date di scadenza, ossia il periodo entro il quale il cibo deve essere consumato. Calibrate bene cosa acquistare e non eccedete nelle quantità. Ricordate poi che la dicitura “da consumare preferibilmente entro” è flessibile e si trova infatti su alimenti a lunga conservazione come pasta, biscotti e conserve di pomodoro. In questo caso, servitevi anche dei vostri sensi per capire la condizione dell’alimento in questione. Al contrario, “consumare entro” compare su alimenti deperibili come latte, yogurt, formaggio e pesce.

Imparate a conservare il cibo

Conservate correttamente il cibo. Riponete gli alimenti negli appositi ripiani del frigorifero e importate la temperatura (+4°) per mantenerli freschi il più a lungo possibile. Disponete il cibo con scadenza più prossima davanti e quello appena acquistato più indietro. In questo modo, vi ricorderete di consumarlo prima della scadenza. In caso aveste acquistato alimenti in eccesso, congelateli per poterli riutilizzare in un’altra occasione. Anche la frutta può essere congelata e poi usata per preparare deliziosi frullati e conserve.

Sfruttate quello che avete a casa

Come insegna la cucina del riuso, servirsi degli avanzi per preparare ricette fantasiose è un modo efficace per limitare gli sprechi. Qualora non ne aveste a disposizione abbastanza per comporre un piatto, potete utilizzarli per un contorno o per arricchire insalatone. In queste occasioni, invitate amici a casa e condividete con loro la vostra idea di cucina sostenibile.
Come trattare invece gli scarti vegetali inutilizzabili in cucina? Potete salvarli grazie al compostaggio. Si tratta di un processo biologico che li rende biodegradabili e li trasforma in terricciato, una risorsa preziosa per la coltivazione. Oltre ad essere un’ottima alternativa ai fertilizzanti in commercio, contribuisce a limitare i costi e i danni derivati dal normale smaltimento dei rifiuti.

E voi, avete una strategia anti-spreco?

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