Dalla semina alla raccolta, come prendersi cura dello zafferano
Lo zafferano è una preziosa spezia che si ricava dagli stimmi dei fiori del Crocus sativus e che viene utilizzata per insaporire tantissimi piatti, come il riso al salto. Non tutti lo sanno, ma questa pianta può essere coltivata nel proprio orto o in vaso, a patto che il clima sia mite al momento della fioritura.
Scopriamo insieme come fare per crescere lo zafferano!
Le condizioni ideali
È possibile coltivare lo zafferano in tutta Italia, in quanto molto resistente agli sbalzi di temperatura. È, però, necessario assicurarsi che la pianta sia ben esposta alla luce del sole per consentire la fotosintesi.
Per ottenere buoni risultati, è fondamentale scegliere terreni sciolti e permeabili che drenino l’acqua in modo ottimale, onde evitare ristagni o terra argillosa. Meglio poi un terreno fertile e in leggera pendenza, in grado di garantire un migliore drenaggio dell’acqua piovana.
La semina dello zafferano
Prima che termini l’estate, verso fine agosto-inizio settembre, potete interrare i bulbi dello zafferano a circa 10-15 cm di profondità e 10 cm di distanza l’uno dall’altro. Ricordate di innaffiarli leggermente appena dopo l’impianto. Inoltre, prima della messa a dimora del bulbo, effettuate la concimazione con prodotti organici ed assicuratevi di avere eliminato tutte le erbacce circostanti.
Se non in caso di forte siccità, il Crocus sativus non richiede particolari irrigazioni: sarà sufficiente innaffiarlo prima della fioritura e in primavera per consentire la moltiplicazione dei bulbi. Periodicamente occorre estirpare le erbacce che crescono nei pressi per mantenere l’area pulita e sicura.
La coltivazione dello zafferano
Lo zafferano è una pianta perenne dotata di bulbi a forma di cipollotto, detti “curmi”. Da questi spuntano nel mese di ottobre i germogli, ed in particolare, da ogni bulbo nascono fino a 10 steli e sopra di essi crescono foglie strette ed allungate. Verso la fine del mese, spuntano anche i graziosi fiori dalle sfumature lilla violacee. È proprio dagli stimmi rossi dei fiori che si ricava la preziosa spezia.
Raccolta e impiego in cucina con Bauer
Nel periodo autunnale, tra ottobre e novembre, potete iniziare a raccogliere i fiori dello zafferano. Occorre eseguire quest’operazione all’alba, prima che i fiori si schiudano al fine di mantenere inalterate le proprietà organolettiche della spezia. Una volta che avrete raccolto i fiori, potete procedere con la “mondatura”, separando a mano tutti gli stimmi prestando attenzione a non danneggiarli. Eliminate anche la parte bianca dello stilo che unisce i tre stimmi.
Ora, potete procede con l’essiccazione, utilizzando l’essiccatore per alimenti o un forno ventilato. In quest’ultimo caso dovrete regolare il forno a 40°, disporre gli stimmi su una teglia con carta da forno, quindi inserirla in forno lasciando lo sportello socchiuso ed estrarla una volta che gli stimmi saranno secchi. Ogni tanto muoveteli per assicurare un’essiccazione uniforme e controllateli spesso.
Per conservare lo zafferano in stimmi, potete riporlo in un vasetto ben sigillato per qualche anno. Tenetelo in un luogo fresco e secco.
Zafferano in cucina con Bauer
Lo zafferano è una spezia squisita e particolarmente versatile, ottima per ricette tradizionali e piatti più originali. Tra i più amati, il pollo allo zafferano, un secondo leggero e profumato. Per non parlare del riso al salto, una gustosa idea per recuperare il riso avanzato dal risotto allo zafferano. Per realizzarlo dovrete quindi iniziare con la preparazione del risotto, reso ancora più buono grazie all’utilizzo del Vegetalbrodo Bauer, il granulare Bauer a base di verdure accuratamente selezionate, ideale per gli amanti della cucina sana e leggera. Nato da una lavorazione lenta e delicata, Vegetalbrodo Bauer darà a ogni vostra ricetta un tocco da veri chef!
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