Dalla semina alla raccolta, ecco come crescere la pianta del finocchio
La pianta del finocchio, della famiglia delle Ombrellifere, con il suo rigoglioso ciuffo verde smeraldo è perfetta per essere coltivata nell’orto giardino. Quella che oggi viene seminato deriva dal finocchio selvatico, impiegato in cucina fin dai tempi degli antichi Greci che lo chiamavano Marathon. Da qui il nome del luogo della nota battaglia del 490 a.C. contro i Persiani. Sembra infatti che il campo dove ebbe luogo lo scontro fosse pervaso da piante di finocchio.
Scopriamo come coltivare questa preziosa pianta e realizzare succulenti ricette con i suoi ortaggi.
Le condizioni ideali
Non è casuale che la coltivazione del finocchio abbia avuto inizio nell’Europa Meridionale. La pianta necessita, infatti, di una temperatura mite, compresa tra i 15 e i 22 gradi per germinare e teme il freddo e le gelate. Il periodo indicato per la semina del finocchio va da inizio giugno a settembre, a patto che non sia esposta eccessivamente al caldo estivo. Temperature troppo alte provocano una fioritura anticipata.
Per quanto riguarda il terreno, è consigliabile evitare quelli troppo argillosi perché causano ristagni o quelli troppo ricchi di ghiaia. Meglio, invece, quelli a impasto medio.
La semina
Prima di tutto vangate il terreno in profondità e due settimane prima della semina introducete nella terra del compost. Quindi, interrate i semini di finocchio a circa 1 cm di profondità, lasciando tra un seme l’altro una distanza di circa 50 cm. Non preoccupatevi se non vedete spuntare le piantine: possono impiegare anche due settimane. Ricordate di mantenere la terra sempre umida, evitando però i ristagni.
Due settimane prima della raccolta potete procedere con la rincalzatura, portando una certa quantità di terreno dall’interfila alla base della pianta. Quest’operazione è utile a favorire l’imbianchimento del grumolo (parte bianca).
Raccolta e impiego in cucina con Bauer
A circa 80-100 giorni dalla semina è possibile iniziare a raccogliere i finocchi. Servitevi di un paio di cesoie o di un coltello affilato per tagliare i gambi e le foglie. Lasciate circa 2 cm nella parte superiore del bulbo e utilizzando il coltello ricavate il bulbo, prestando attenzione a non rovinarlo.
Dopo averlo pulito accuratamente, potete decidere come gustarlo. Il finocchio è ottimo crudo, nel pinzimonio o nell’insalata, ma si presta anche a tante ricette calde. Tra le più amate vi è sicuramente la vellutata di finocchi, cremosa e morbida, ottima in ogni stagione dell’anno. Per esaltare ancora di più il sapore di natura, utilizzate per prepararla il Dado Vegetale Bio Bauer, un dado buono, a base di verdure accuratamente selezionate e derivate da coltivazione 100% bio. E poi è senza glutine e lattosio, ideale per soddisfare le esigenze di tutti.
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