Risotto con cavolo cappuccio, uova di trota e tartufo!

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DIFFICOLTÀ

Facile

DOSI PERSONE

4

INGREDIENTI

800 gr. cavolo cappuccio rosso;
200 ml. succo di mela verde;
280 gr. riso acquerello invecchiato 7 anni;
120 gr. Grana Trentino 24 mesi;
80 ml. vino bianco Alto Adige aromatico;
80 gr. uova di trota;
60 ml. olio extravergine di oliva del Garda;
40 gr. burro;
40 gr. tartufo nero grattugiato;
40 germogli di prezzemolo;
20 gr. di Granulare Vegetale Biologico Bauer (oppure Granulare BIO di Carne);
sale Maldon q.b.

PREPARAZIONE

Per l’acqua di cavolo cappuccio: centrifugare cappuccio rosso e succo di mela con 400ml acqua…

Per il riso: cuocere il riso direttamente con tutta l’acqua di cappuccio, unendo il Granulare Vegetale Bio Bauer, quindi mantecare con Grana Trentino, olio, burro e sale…

Adagiare alla base del piatto il riso mantecato, proseguire con uova di trota, olio extravergine, tartufo grattugiato e germogli di prezzemolo…

Buon appetito, da Bauer e da Chef Brunel! 😉

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Quest’oggi vi presentiamo una ricetta davvero speciale e d’eccezione, realizzata dallo Chef stellato Peter Brunel! Si tratta di un pregiato risotto all’acqua di cavolo cappuccio, uova di trota, tartufo e germogli di prezzemolo

Una ricetta costituita da ingredienti tipici della tradizione culinaria trentina: cavolo cappuccio rosso, mela verde, tartufo profumato, uova di trota, insaporiti naturalmente con il nuovo Granulare Biologico Bauer. Questa preparazione è stata realizzata con il Brodo Vegetale Bio, ma per un gusto più deciso è possibile optare per il nuovissimo Granulare Biologico di Carne!

Peter Brunel ha creato questo piatto dedicandolo all’edizione appena conclusa di Expo Milano 2015: “Un piatto che richiama la vita: le uova sono l’embrione, il tartufo è la terra, i germogli verdi sono simbolo della nascita. Per questo l’ho dedicato ad Expo.” – ci racconta lo Chef stellato.

A dare un tocco prezioso in più alla ricetta è l’utilizzo di una pregiata qualità di riso: si tratta del riso acquerello, riconosciuto dai migliori Chef come il “numero uno” per via dei processi di invecchiamento (7 anni), lavorazione e gemmatura che lo rendono particolarmente gustoso e salutare. In particolare precisa lo Chef, “la stagionatura di questo riso, calcifica e stabilizza l’amido. Questa operazione fa si che nella reidratazione il chicco di riso rallenti molto l’assorbimento dell’acqua…”.

Volete mettervi alla prova con questa ricetta da Chef? Ecco a voi il procedimento! Tempo stimato per la preparazione: 40 minuti…

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